Ginevra (nomi di fantasia) non sopporta quando il marito, Ernesto, alza la voce, gesticola quando è arrabbiato, sgrida la figlia ingiustamente. Le viene proprio un blocco allo stomaco, tensione in tutto il corpo. Ernesto non sopporta quando la moglie, Ginevra, lo pressa sulle cose da fare e lo critica. Sente una pressione al petto, il respiro bloccato.
Facciamo un tuffo carpiato all'indietro: quando si sono sentiti così nel passato? Ginevra atterra quando, bambina, suo papà diventava aggressivo e prevaricante. Urlava e si agitava. Ernesto atterra quando suo padre gli diceva quello che doveva fare, criticando e squalificando ogni sua iniziativa autonoma. La mente riporta al passato, riattivato da un presente. Passato nel quale è stato necessario costruire difese, che possono diventare ostacolo relazionale nel presente. Ginevra ed Ernesto si avvicinano con più chiarezza al bambino ferito dell'altro e comprendono che possono involontariamente riattivare quelle ferite. Vedere il bambino ferito del partner li avvicina a come sente l'altro, cosa lo fa stare male e cosa lo aiuterebbe.
Questo è uno degli obiettivi su cui ci impegniamo nel percorso con le coppie: prendersi cura dei propri nodi del dolore e avere cura di non riattivare quelli del partner. Assumersi la responsabilità del proprio cambiamento e sviluppare empatia verso la sofferenza dell' altro. Quando questo accade, vediamo che la coppia ritrova la connessione, i due partner cooperano per sciogliere i nodi del dolore, navigare meglio e in sicurezza.
Laura Fino
Per approfondire: "Al di là delle parole. Un modello di terapia di coppia basato sulla Connessione Interpersonale" - Laura Fino, Alberto Penna
Per i colleghi: Corso esperienziale: Emozioni e Corpo: porte di accesso alle relazioni di coppia e familiari. Laura Fino, Alberto Penna