La Connessione Interpersonale è la rete di relazioni in cui siamo costantemente immersi, che crea un insieme di comunicazioni multilivello: cognitive, ma soprattutto emotive e corporee, quindi spesso inconsapevoli.
La nostra vita si svolge in un flusso di emozioni e di comunicazioni corporee che richiedono, per il benessere, la sintonia; ogni perturbazione produce una sofferenza, che può manifestarsi a livello fisico, emotivo e relazionale.
Negli ultimi 20 anni ho approfondito l'integrazione tra pensiero, emozioni e sensazioni corporee e la grande ricchezza che può derivare dall'esserne consapevoli e portarvi attenzione. Nel corso del tempo - grazie anche al confronto e collaborazione con il collega Alberto Penna - è stato evidente che l'uso della parola e del solo canale cognitivo nelle terapie non era più sufficiente. Abbiamo quindi iniziato a sperimentare un approccio più integrato, capace di tenere insieme queste dimensioni, a cui abbiamo dato il nome di Connessione Interpersonale.
La terapia basata sulla Connessione Interpersonale utilizza questo flusso ricchissimo di informazioni, contattandolo negli strati più profondi ogni volta che alcune condizioni lo richiedono, allargando l’attenzione dal livello verbale della comunicazione ai livelli emotivi e corporei. Per avvicinarci a questi livelli comunicativi è necessario guidare le persone attraverso uno stato della mente centrato sul presente, attivando la capacità del nostro sistema nervoso centrale di porsi come osservatore di quanto avviene negli strati profondi, emotivi e corporei.
Questo approccio è diventato parte del mio modo di lavorare sia in ambito clinico (terapie individuali, di coppia e familiari) che in ambito formativo: in tutti questi ambiti la dimensione esperienziale e l'attenzione ai tre livelli della nostra mente permette di aumentare la consapevolezza di piani più profondi e facilita l'insight e l'apprendimento.