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Aver cura delle cicatrici

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Laura Fino

"Dottoressa, ma i nervi scoperti svaniscono? Spariscono?", mi chiede un po' sconsolata una giovane donna che seguo in terapia.

Ha lavorato tanto su di sé, per uscire da un sintomo che la illudeva di darle forza nel non aver bisogno di cibo. E' riuscita a comprendere i suoi bisogni, ad esprimerli senza bisogno del digiuno.

Sono passati diversi anni da quel tempo buio, ora è una giovane donna, una professionista competente, in un ritrovato equilibrio.

Eppure a volte succede di sentire qualche fitta che fa male. Succede spesso quando viene a mancare il riconoscimento, perché è un filo conduttore particolarmente significativo nella sua storia.

No, i nervi scoperti non svaniscono, resta la cicatrice, di cui bisogna aver cura.

La cicatrice ci dice che c'è stata una ferita e che quella ferita è guarita. Che c'è stato un prima e un dopo, e da questo abbiamo imparato qualcosa di noi e degli altri.

La cicatrice ci parla di un bisogno: tenerne conto è importante, per non riaprire la ferita.

Avere cura delle cicatrici passa attraverso la consapevolezza dei bisogni e il cambiamento delle strategie per soddisfarli.

Nel Kintsugi le cicatrici vengono impreziosite con l'oro, per valorizzare la trasformazione da ciò che era e ciò che è. E merita di essere trattato con cura.

Riconosciamo le nostre cicatrici? Ne abbiamo cura? Facciamoci caso.

Laura Fino

Last Update: novembre 08, 2025